Robert Pattinson è stato intervistato da Elle US e, almeno nell’anterprima, non ha parlato di Water For Elephants.
Elle chiede a Rob del personaggio di Duroy in Bel Ami “la parte in cui Duroy diventa un giornalista di gossip è incredibile, il modo in cui mette insieme le cose in modo banale, copiando le storie ma cambiando i nomi. E’ molto realistico”, la giornalista gli ricorda che qualcuno disse che era incinto “sì, è successo un paio d’anni fa. Ma era vero” LOL!
Hai mai immaginato di fare qualcosa per distruggere l’immagine creata da Twilight? “Tra 15 anni, quando tutto sarà passato, spero che un paparazzo venga a disturbarmi per fargli tutto quello che non posso fare ora”, Elle continua chiedendo se posare a 45 anni con i fan di Twilight ad un raduno di fumetti è l’idea d’inferno di Rob “in realtà andrebbe benissimo, se non avessi responsabilità e non riguardasse il mio lavoro. Ci sono stato un paio di volte dopo Harry Potter. E’ molto divertente e si possono incontrare persone davvero strane”.
Hai avuto delle esperienze pericolose? “Un mucchio! Sono il peggior autista del mondo. Ogni volta che salgo in macchina, chiamo i miei parenti e gli dico addio”. L’ultima domanda dell’anteprima interroga Rob sulla sua percentuale di cattiveria “pensavo fosse intorno al 40%, ma forse mi stavo sopravvalutando. Credo sia il 3%, il che è deludente”. Okay, forse la redazione di Elle non ama Twilight…Water For Elephants sta per uscire al cinema e Robert Pattinson continua a rilasciare interviste su animali.
Intervistato dalla rivista Box Office, Rob racconta com’era il clima durante le riprese “sul set eravamo tutti calmi e rilassati perchè tutti gli animali presenti emanavano un senso di tranquillità”, anche se una scena con gli animali è stata molto particolare per Rob “c’era questo cucciolo di giraffa che non aveva la minima idea di dove fosse, a pochi metri da lui c’erano le gabbie del leone e della tigre che lo fissavano, ma siccome il piccolo è nato in cattività non aveva idea dei pericoli che poteva correre stando lì. Quindi ho fatto di tutto perchè non guardasse altrove, ma solo me“ beata quella giraffa!
Scopriamo che gli anni ’30, periodo in cui è ambientato il film, sono la parte di storia americana che Rob ama di più “quando penso alla magia del continente americano, non penso alle grandi città, ma alla terra che corre a perdita d’occhio e ai piccoli paesini coi loro distributori di benzina e amo il grande senso dello stile negli anni ’30, le acconciature e le macchine in particolare”.
Nessun commento:
Posta un commento